Ieri, dopo diverse mattinate di duro lavoro, ho finalmente portato a termine l’attività di taglio dei tronchi rimasti dopo lo sradicamento delle piante effettuato in precedenza per liberare la terra. Come dicevo in un mio precedente articolo, si tratta della prima vera attività “manuale” che compio per il mio (futuro) vigneto.
Ci son volute quasi 20 ore di lavoro insieme a mio padre, una motosega elettrica (non proprio il massimo) oltre che una bella dose di forza per spostare e sistemare tronchi di siepi, fichi, albicocchi e gelsi (belli pesanti, soprattutto gli ultimi due). Ma alla fine il risultato ci rende orgogliosi, almeno per due motivi: in primo luogo perchè abbiamo liberato una porzione di terra che dovrà a breve ospitare le viti, in secondo luogo perchè è oggettivamente soddisfacente assistere alla trasformazione di tanti tronchi ammucchiati in un ordinata raccolta di ciocchi più o meno regolari.
Per il momento la legna resterà a riposo sotto la tettoia affinchè si possa seccare per bene, ma presto la utilizzeremo per riscaldarci col camino oltre che per preparare pizze, pane, rustici, carni, paste e dolci nel forno a legna. Sono i vantaggi di essere un vignaiolo ignorante!

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